Il 5 e il 6 marzo gli operatori di Bagno a Ripoli e Figline-Incisa Valdarno impegnati in simulazioni alle Residenze Sanitarie Assistite “Masaccio” e “Martelli”.
Sabato 5 e domenica 6 marzo i Comuni di Figline e Incisa Valdarno e di Bagno a Ripoli saranno impegnati in un’esercitazione di Protezione Civile coordinata dal Centro Intercomunale Arno Sud-Est. Si tratta di un’attività svolta con cadenza regolare per formare gli operatori sul campo e per testare eventuali criticità nelle operazioni e nell’organizzazione dei vari servizi che afferiscono alla Protezione Civile.
A Bagno a Ripoli l’esercitazione interesserà la Rsa Masaccio, in cui sono ospitati 31 pazienti: in questo caso il Centro Intercomunale simulerà la minaccia di una frana a monte dell’immobile. Inoltre, nel corso di queste due giornate, saranno sperimentate anche nuove modalità di comunicazione tra i soggetti coinvolti, in modo da velocizzare il passaggio di informazioni in situazioni di pericolo che necessitano un pronto intervento. Rientra tra questi il profilo twitter @provabar, che inizierà a lanciare i suoi primi tweet di prova proprio durante la due giorni di esercitazione.
A Figline, invece, stavolta sarà simulato un guasto alla centrale termica presente all’interno della Residenza Sanitaria Assistenziale “Lodovico Martelli, che ospita 100 degenti. Dunque una vera e propria esercitazione sulla gestione di un’emergenza, che coinvolgerà gli operatori di Protezione civile del Comune di Figline e Incisa Valdarno, le associazioni di volontariato impegnate in questo settore (prime fra tutte Gaib e Prociv) e, in generale, tutti gli operatori di Protezione civile del Centro intercomunale Arno Sud-Est. Un modo per non farsi trovare impreparati in caso di emergenza e, soprattutto, abituarsi a gestirle attraverso azioni integrate sul territorio.
“Nel corso dell’anno si è investito molto su interventi di messa in sicurezza del territorio, intervenendo preventivamente su situazioni di potenziale rischio per l’incolumità dei cittadini – hanno commentato i Sindaci di Bagno a Ripoli e Figline e Incisa Valdarno -. Ma perché si crei un sistema integrato di Protezione Civile non basta lavorare in autonomia guardando ognuno al proprio Comune. Servono attività formative e informative, in cui rientrano esercitazioni come quella del prossimo week-end, ma soprattutto c’è bisogno di adottare una pianificazione territoriale più ampia, sia in chiave preventiva sia nella gestione delle emergenze, in modo che il Piano intercomunale di Protezione civile presentato lo scorso anno non rimanga solo su carta. Per questo motivo continueremo ad andare nelle scuole per formare studenti, docenti e genitori, nell’ottica di creare un regime di piena collaborazione tra istituzioni, tessuto sociale e cittadinanza, collaborazione che è parte integrante e fondante del sistema di Protezione civile”.
Bagno a Ripoli, 3 marzo 2016