Il Comune di Bagno a Ripoli informa che, dal 1° gennaio 2012, a causa degli ulteriori tagli alle risorse, non sarà più possibile mantenere l’integrazione tariffaria fra il servizio di trasporto pubblico su gomma extraurbano e urbano.
Il Comune di Bagno a Ripoli informa che, dal 1° gennaio 2012, a causa degli ulteriori tagli alle risorse, non sarà più possibile mantenere l’integrazione tariffaria fra il servizio di trasporto pubblico su gomma extraurbano e urbano: il problema sarà superato con la gara unica regionale per il Tpl. Nel 2012, anno di transizione, i cittadini non avranno più la possibilità di utilizzare con i titoli di viaggio urbani Ataf & Linea i mezzi extraurbani, come per esempio Sita, Cap e altri e viceversa.
L’Amministrazione Comunale, in accordo con la Provincia di Firenze e con altri Comuni (Calenzano, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Sesto Fiorentino e Vaglia), sta preparando un regolamento comunale per garantire a studenti e lavoratori residenti nel comune di Bagno a Ripoli un parziale rimborso per le maggiori spese sostenute per gli abbonamenti a causa della sospensione dell’integrazione tariffaria dal 1° gennaio 2012. Seguiranno ulteriori comunicazioni in merito alla procedura da seguire per la richiesta di rimborso.
Invitiamo i viaggiatori a conservare tutti i cedolini di abbonamento per il trasporto urbano e extraurbano da allegare alla richiesta di rimborso.
“Benché per un lasso di tempo limitato, cioè fino a quando non sarà stata svolta la gara regionale – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l'Assessore alle Società Partecipate Silvia Tacconi -, l’eliminazione dell’integrazione tariffaria porterà certamente conseguenze negative per chi usa il trasporto pubblico, in particolare in un momento così difficile come l'attuale. Il problema è figlio proprio di questa situazione: mancano infatti le risorse sia provinciali sia comunali per conservare l’integrazione. Abbiamo comunque cercato di salvaguardare gli abbonamenti, scolastici e lavorativi, recuperando le risorse necessarie a non gravare sulle famiglie meno abbienti e a contenere i disagi per le altre.”