La Giunta Comunale di Bagno a Ripoli ha approvato un Patto d’intesa fra il Comune di Bagno a Ripoli e le Residenze Sanitarie Assistite (Rsa) Villa Jole e Villa Santa Teresa per l’attivazione del Progetto Rsa e Territorio: servizi finalizzati alla salvaguardia della salute
La Giunta Comunale di Bagno a Ripoli ha approvato un Patto d’intesa fra il Comune di Bagno a Ripoli e le Residenze Sanitarie Assistite (Rsa) Villa Jole e Villa Santa Teresa per l’attivazione del Progetto Rsa e Territorio: servizi finalizzati alla salvaguardia della salute e dell’integrità psicofisica degli anziani.
Il Patto, che ha la durata rinnovabile di un anno dal 1° marzo 2012, prevede quanto segue:
- Il Comune di Bagno a Ripoli, con una convenzione con le Rsa territoriali, riconosce alle Rsa firmatarie del Patto, per gli ospiti a suo carico totale o parziale, una quota sociale di 53 euro al giorno ad ospite (standard minimi previsti dalle leggi regionali). Nel caso di un accordo complessivo per l'intera zona socio-sanitaria fiorentina sud-est per la definizione di una comune convenzione e per una unica quota sociale, l'importo sarà ridefinito tenendo conto di tale contesto. Il Comune assicura il sostegno alle Rsa, in particolare creando le condizioni affinché i servizi sociosanitari territoriali operino in maniera coordinata con il Progetto “Rsa e Territorio: servizi finalizzati alla salvaguardia della salute e dell’integrità psicofisica delle persone anziane“.
- Le Rsa firmatarie assicurano di: attuare il Progetto “Rsa e Territorio” (vedi punto precedente); riportare nelle proprie Carte dei Servizi le tariffe per le prestazioni oggetto del Patto, per gli utenti privati; garantire il rispetto dei princìpi di tutela dei diritti dell’utente; la corretta e puntuale comunicazione con gli operatori dei servizi pubblici per assicurare un’adeguata informazione sulle attività svolte.
Inoltre, il Comune e le due Rsa si impegnano ad istituire un Tavolo di lavoro integrato composto da loro rappresentanti finalizzato sia al controllo dell’attività del patto, sia a definire specifiche azioni programmatiche sulle iniziative da assumere annualmente.
“Il Patto rappresenta un'azione e un'occasione concreta per migliorare la qualità della vita dei nostri anziani – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l'Assessore alle Politiche Educative, Formative, della Salute e Abitative Rita Guidetti -. Come? Favorendo la conoscenza dei migliori stili di vita per la terza età e l’accesso al sistema integrato dei servizi e delle cure, sostenendo i punti di ascolto e di riferimento per le famiglie con anziani che possono essere meglio assistiti a casa propria o con i loro cari; consentendo di attuare interventi e progetti che favoriscano la creazione di relazioni sociali che facciano sentire la persona meno sola, coinvolgendo familiari, vicini, conoscenti e amici; facilitando la diffusione dei servizi socioassistenziali presso le Rsa o a domicilio, l’accessibilità temporanea a strutture diurne che favoriscano la socializzazione dell'anziano cercando di mantenerne capacità residue e autonomia, con un’attenzione ai suoi bisogni, alle sue risorse, al rapporto con la sua rete di sostegno, e l’accessibilità a sostenere la necessità di residenzialità in Rsa o struttura protetta per ricoveri temporanei di sollievo o definitivi; la tutela dell’anziano solo o in condizione di marginalità sociale. È una positiva evoluzione del ruolo delle Rsa, un ulteriore miglioramento dei servizi socioassistenziali sul nostro territorio. In momenti di crisi come questo non è poco”.