Sabato 7 ottobre a Bagno a Ripoli la presentazione del volume nato da un progetto del Dipartimento oncologico dell'ospedale di Ponte a Niccheri
Ricette speciali, legate alla storia personale e parte della propria vita: la pastasciutta preferita dai figli, l'arrosto che la nonna preparava sempre per il pranzo della domenica oppure l'unico piatto che anche durante la malattia veniva mangiato con gusto. A scriverle e a raccoglierle in un libro dal titolo "Il peso delle emozioni" sono state otto donne operate di tumore al seno, tutte residenti nell'area a sud di Firenze, con una età media intorno ai cinquanta anni. Tutte pazienti in cura presso il Dipartimento di Oncologia dell'ospedale di Santa Maria Annunziata dell'Azienda Usl Toscana Centro a Ponte a Niccheri, dove accanto al ciclo delle terapie hanno potuto intraprendere un percorso di supporto psicologico dedicato all'alimentazione e agli stili di vita che attraverso la scrittura ha preso forma proprio nel ricettario.
Il volume sarà presentato ufficialmente sabato 7 ottobre a Bagno a Ripoli, con un'iniziativa patrocinata dall'amministrazione comunale in programma all'Oratorio di Santa Caterina a Ponte a Ema alle 16 (via del Carota, 31). Alla presentazione, accanto alle autrici del libro che racconteranno la loro esperienza, saranno presenti la vicesindaca di Bagno a Ripoli Ilaria Belli, il direttore sanitario dell'Osma Usl Toscana Centro Lucilla Di Renzo, il direttore del Dipartimento oncologico della Usl Toscana Centro Luisa Fioretto e il medico psicoterapeuta della struttura di Psiconcologia di Ponte a Niccheri Elisabetta Surrenti, ideatrice del progetto. Al termine, ai partecipanti sarà offerto un buffet.
"Le autrici del libro – racconta Surrenti – hanno dovuto intraprendere terapie ormonali che possono dare alcuni problemi di peso. Per questo abbiamo pensato di dedicargli incontri educativi sulla dieta e sul legame tra emozioni e cibo. A ognuna di loro abbiamo chiesto di portare una ricetta preferita, che potesse raccontare la loro storia e la propria immagine, con una riflessione necessaria per affrontare un'esperienza di rottura come può essere un tumore. Ogni ricetta, che oggi è contenuta nel libro, ha un significato speciale per ciascuna di loro, legata ad una particolare emozione".
Le ricette sono divise per stagione, per seguire per l'appunto la stagionalità dei prodotti, buona regola del mangiare sano. Ci sono la maionese di carote e il pesto di salvia, il baccalà e piselli e il pollo "ventaglio". Una signora, originaria del Belgio, insegna a cucinare “les croquettes crevettes”, polpette di gamberetti croccanti, tipiche della tradizione belga. La signora Stefania invece sceglie la torta "Due arance", perché quando faceva la chemioterapia, scrive, "tutti i sapori e gli odori mi disgustavano, ma preparare questa torta non mi costava fatica, anzi il suo profumo mi dava un po' di conforto, una specie di ritorno alle cose normali”.
Il libro, la cui edizione è stata curata a titolo volontario da Maila Meini, per il momento è stato stampato in 200 copie. "Con il ricavato della vendita – spiega Surrenti – finanzieremo nuovi iniziative di psiconcologia come l'arte-terapia, incontri con consulenti di immagine per donne che stanno facendo la chemio e progetti fotografici. Tutte attività a sostegno di altre donne che stanno lottando contro la malattia".
"Siamo felici di dare il benvenuto a questo bellissimo ricettario e alle sue autrici – dicono il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e la vicesindaca Ilaria Belli -. Solo l'ultimo dei tanti progetti promossi dalla Psiconcologia dell'ospedale di Ponte a Niccheri per aiutare i pazienti a superare la malattia anche con la forza delle emozioni, non solo attraverso la terapia. Valore in più, il fatto che il ricavato servirà ad aiutare altre donne, che proprio in questo momento stanno combattendo la battaglia più importante. Saremo al fianco del Dipartimento per creare insieme in futuro nuove occasioni, progetti e attività che possano aiutare i pazienti oncologici a riallacciare i fili della normalità spezzati dal tumore".
Bagno a Ripoli, 5 ottobre 2017