Approvata ieri la risoluzione presentata dal PD Bagno a Ripoli per chiedere di riconoscere la cittadinanza italiana al ricercatore detenuto in Egitto
È stata approvata nel corso della seduta del Consiglio Comunale di ieri sera una risoluzione con cui si chiede al Governo di riconoscere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, il giovane attivista e ricercatore (studente dell'Università di Bologna) che si trova da più di un anno in detenzione preventiva in Egitto.
La risoluzione, presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico di Bagno a Ripoli, impegna l’amministrazione comunale ad aderire alla “battaglia” per la liberazione del giovane studente, arrestato l’8 febbraio 2020 al suo arrivo in Egitto, dove avrebbe dovuto trascorrere una vacanza in compagnia dei suoi cari.
Patrick George Zaki rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook, che la sua difesa considera ‘falso’, ma che ha consentito alla magistratura egiziana di formulare pesanti accuse di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”. Il 1° marzo 2021 l'Egitto ha prolungato di altri 45 giorni la sua custodia cautelare in carcere.
“Ci auguriamo che nel più breve tempo possibile avvenga il rilascio di Patrick Zaki – dicono i consiglieri PD – nei cui confronti si stanno violando una serie di diritti rispetto ai quali le autorità egiziane dovranno essere chiamate a rispondere. Il riconoscimento della cittadinanza “per meriti speciali” è una misura importante perché aumenterebbe ulteriormente l’attenzione su una vicenda che ha dell’incredibile e che rischia di finire per assomigliare alla vicenda di Giulio Regeni. Sul tema del rispetto dei diritti siamo e vogliamo essere in prima linea nostro auspicio è che la vicenda si concluda, in maniera positiva, il prima possibile”.
La risoluzione è stata approvata con 14 voti a favore.
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Bagno a Ripoli, 1° aprile 2021