Termina domenica 13 maggio la mostra sulle musiciste del '500 e '600 organizzata dalle Gallerie degli Uffizi insieme al Comune, in corso all'Oratorio di Santa Caterina a Ponte a Ema. Ancora esposto, accanto a quello della figlia Marietta, l'autoritratto di Jacopo Tintoretto.
Sta per concludersi il “soggiorno” ripolese di Marietta Robusti e di suo padre Jacopo, meglio conosciuto come Tintoretto. Gli autoritratti dei due veneziani – che oltre all'amore per l'arte condividevano quello per la musica – ancora per alcuni giorni saranno esposti all'Oratorio di Santa Caterina delle Ruote a Ponte a Ema, nell'àmbito della mostra “Con dolce forza. Donne nell'universo musicale del Cinque e Seicento”, organizzata dalle Gallerie degli Uffizi insieme al Comune di Bagno a Ripoli e curata dalla storica dell'arte Laura Donati.
L'esposizione, dedicata ai talenti femminili che rivoluzionarono il modo di concepire, produrre e comporre musica a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, con particolare attenzione al panorama fiorentino ma non solo, si concluderà infatti domenica 13 maggio. Inaugurata il 7 marzo, alla vigilia della Festa della donna come omaggio all'arte femminile, l'esposizione raccoglie una selezione di opere in arrivo dalle Gallerie degli Uffizi tra cui dipinti, incisioni, documenti a stampa. Un'opera proviene invece dal Museo Stibbert di Firenze.
L'autoritratto di Marietta Robusti, detta “Tintoretta”, raffigurata con una spinetta, dà il volto alla mostra. Ma accanto a lei spiccano artiste e musiciste altrettanto degne di nota come Francesca Caccini, passata alla storia per essere stata la prima donna ad aver composto un'opera, Checca Costa, la “Cantatrice” dei Medici, e Vittoria della Rovere, madre del Granduca Cosimo III, grande amante delle arti e mecenate.
Accanto ai talenti femminili, dal 29 marzo, ha trovato collocazione nell'Oratorio trecentesco, a sua volta un piccolo capolavoro di arte trecentesca con le sue pareti affrescate da Spinello Aretino, anche un autoritratto in età avanzata di Jacopo “Tintoretto”, a testimonianza del ruolo rivestito dal padre nella formazione di Marietta, primogenita e figlia prediletta che il padre volle istruire con una raffinata cultura musicale e artistica.
La mostra, che ha richiamato finora alcune migliaia di visitatori, è stata accompagnata da una serie di eventi collaterali, tra conferenze ed appuntamenti musicali, in linea con il tema dell'esposizione. Dai talenti cinque e seicenteschi a quelli contemporanei, si sono esibite nell'ambito di “Con dolce forza” artiste di primo piano come Irene Grandi e Ginevra Di Marco ed ensemble come L'Homme Armé che hanno trasformato letteralmente in musica la mostra portando in scena componimenti scritti dalle sue protagoniste come la Caccini.
Tra gli eventi satellite anche una passeggiata alla Fonte della Fata Morgana seguita da un concerto d'archi in programma lo scorso sabato 5 maggio ma rimandata a giugno causa maltempo.
Quello degli Uffizi a Bagno a Ripoli è un gradito ritorno: la prima collaborazione con il Comune ripolese risale a circa dieci anni fa con il progetto “La Città degli Uffizi”. In quel contesto, nel 2009, all'interno della cappellina dedicata alla martire egiziana, venne allestita la mostra “L'Oratorio di Santa Caterina dell'Antella e i suoi pittori”. E nel 2013 fu la volta dell'esposizione “Francesco Granacci e Giovanni Larciani all’Oratorio di Santa Caterina all’Antella”.
"Con dolce forza". Donne nell'universo musicale del Cinque e Seicento si svolge con il contributo di Hospital Consulting e il sostegno di Ermanno Scervino, Dr Vranjes Firenze, Zetati srl, Gruppo Morelli, Toscana Energia, Officine Gullo, B&C Speakers, Vangi, Rotary Club Satellite Firenze Sud di Bagno a Ripoli, Siaf, Superlucida.
Per info: 055 643358/ silvia.diacciati@comune.bagno-a-ripoli.fi.it.
Bagno a Ripoli, 8 maggio 2018