A Bagno a Ripoli, all'interno del Centro Affidi Zonale, servizio gestito dalla Coop. Di Vittorio per conto dei Comuni della zona Fiorentina Sud Est, è stato aperto un nuovo Servizio di Mediazione Familiare.

Si tratta di un servizio di mediazione dei conflitti familiari rivolto alle coppie con e senza figli minori e in genere alle famiglie che attraversano un momento di difficoltà relazionale o una situazione conflittuale (anche separazione o divorzio), ai genitori separati o non conviventi interessati ad un effettivo esercizio della bigenitorialità e anche ai genitori con difficoltà relazionali con figli minori o adolescenti.

Il Servizio si colloca tra le attività del Centro Affidi, struttura finalizzata alla promozione dell’affidamento familiare e alla formazione e sostegno delle famiglie affidatarie.

Il percorso di mediazione si struttura in un numero limitato di incontri (10/12), con scansione settimanale-quindicinale, ad un costo stabilito secondo un tariffario su base Isee. Il primo incontro informativo è gratuito. Le mediatrici familiari, che operano all'interno del servizio, sono professioniste disciplinate ai sensi della legge 4/2013 e iscritte all’associazione di categoria AIMeF (Associazione Italiana Mediatori Familiari – http://www.aimef.it).

Il Servizio ha sede in via L. Longo 1, località Ponte a Ema, Bagno a Ripoli (FI), nei locali del Centro Civico di Ponte a Ema, ed è aperto su appuntamento il mercoledì e il venerdì dalle 14 alle 20.

Informazioni e prenotazioni: tel. 360 1024377, mail mediazionefamiliaresudest@divittorio.it.

“Se la famiglia è il centro della nostra organizzazione sociale è giusto compiere ogni sforzo per sostenerla – hanno dichiarato il Sindaco di Bagno a Ripoli e Presidente della Conferenza dei Sindaci dell'Area Fiorentina del Sud Est Francesco Casini e l'Assessore alle Politiche Sociali Ilaria Belli -. Con questo nuovo servizio, i Comuni del Sud Est Fiorentino si impegnano a farlo. Molte le problematiche che rendono utile e necessaria la mediazione familiare, da quelle intrinseche al concetto stesso di famiglia in quanto comunque gruppo di persone che devono interagire ed equilibrarsi fra loro, alle altre più specifiche, legate a separazioni, divorzi, lutti o, dati i tempi, alla crisi economica, che purtroppo può incidere anche seriamente sui rapporti familiari. Questa nuova opportunità offerta a livello di area e quindi per più Comuni può essere una risposta importante”.

Bagno a Ripoli, 17 gennaio 2015