In tanti, medici di famiglia, assistenti sociali e geriatri, sono intervenuti sabato scorso, 20 ottobre, al Convegno “Fragilità nell’anziano: linee guida ed esperienze in Toscana”, svoltosi all’Antico Spedale del Bigallo a Bagno a Ripoli.
In tanti, medici di famiglia, assistenti sociali e geriatri, sono intervenuti sabato scorso, 20 ottobre, al Convegno “Fragilità nell’anziano: linee guida ed esperienze in Toscana”, svoltosi all’Antico Spedale del Bigallo a Bagno a Ripoli.
L’iniziativa, promossa da Ars Toscana insieme alla Società della Salute (SdS) zona Fiorentina Sud Est, è stata l’occasione per illustrare le linee guida sulla fragilità delle persone anziane, approvate dal Consiglio Sanitario Regionale dello scorso luglio, e contestualmente sono stati presentati i risultati del progetto sperimentale “Prevenzione della disabilità degli anziani ad alto rischio di declino funzionale”, in svolgimento nel territorio della zona Fiorentina Sud Est.
Il progetto ha previsto l’invio di un questionario postale, con semplici domande, ed una successiva visita a domicilio da personale qualificato. Dalla ricerca è emerso che gli anziani evidenziati come fragili, cioè a rischio disabilità, ma ancora autosufficienti, sono un quinto della popolazione anziana (74 – 85 anni), che ha risposto al questionario.
Dai dati emerge, in particolare, che:
- il 23,3% è a rischio di mal nutrizione
- il 77% assume più di 5 farmaci al giorno
- il 59% ha una sindrome depressiva
- il 13,7 un deficit cognitivo moderato
- il 10,8% hanno una scarsa rete sociale
- il 65,7% ha scarse risorse disponibilità finanziarie
I dati sopra riportati sono provvisori in quanto il progetto portato avanti dalla SdS Sud Est è in piena sintonia con le linee guida regionali e sarà completato nel mese di marzo del 2013. Periodicamente le informazioni raccolte saranno inviate ai medici di famiglia ed ai servizi sociali di riferimento di ogni cittadino coinvolto.
“Il progetto costituirà un’importante banca dati - dichiara la responsabile scientifico del progetto, dottoressa Anna Salvioni - e sarà un prezioso strumento per la medicina d’iniziativa nell’ambito della prevenzione della disabilità. E porterà quindi una riduzione dell’ospedalizzazione ed a un ritardo dell’istituzionalizzazione con un notevole risparmio di risorse per il futuro.”
“Siamo soddisfatti dell’iniziativa svolta, che ha visto una numerosa partecipazione di medici di famiglia, di assistenti sociali e di geriatri ospedalieri e territoriali”, dichiara il Presidente della SdS Sud Est, Luciano Bartolini che continua dicendo: “La nostra SdS ha creduto ed investito in questo progetto, un progetto di conoscenza della popolazione anziana e di prevenzione della disabilità. Due aspetti importanti e fondamentali per favorire uno stato di benessere per il cittadino più a lungo possibile ed al tempo stesso un risparmio economico futuro”. "Anche se parziali - ha proseguito Bartolini- i dati sono molto significativi e preoccupanti se il 59% ha sindrome depressiva e il 65.7% ha scarse disponibilità finanziarie! È superfluo ogni commento su come la crisi abbia prodotto effetti preoccupanti sui nostri cittadini".
Bagno a Ripoli, 24 ottobre 2012