Il Comune di Bagno a Ripoli informa che mercoledì 30 maggio 2012 il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e gli atti collegati.
Il Comune di Bagno a Ripoli informa che mercoledì 30 maggio 2012 il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e gli atti collegati.
La manovra sull’Imu (gettito stimato 7.500.000 euro) e l’aumento dell’addizionale comunale Irpef dallo 0,6% allo 0,8% (+ 800.000 euro) dovrebbero garantire un gettito di circa 8.300.000 euro, che non compensa integralmente il mancato gettito dell’Ici (-3.500.000 euro), il taglio ai trasferimenti erariali (-3.415.000 euro), l'eliminazione dell’addizionale comunale sul consumo dell’energia elettrica (-370.000 euro) e l’incremento dell’obiettivo del Patto di Stabilità (+1.148.000 euro rispetto al 2011 per un obiettivo totale di stabilità pari a 2.325.000 euro). In tutto, quindi, 8.430.000 euro in meno dall'anno scorso.
In sintesi, nella quantificazione delle entrate si è tenuto conto: dell’istituzione dell’imposta di soggiorno; dell’incremento dell’addizionale comunale Irpef, con l’esenzione per i redditi imponibili non superiori a 7.500 euro; di aliquote Imu suscettibili di variazioni per la normativa ancora incerta. I proventi delle concessioni edilizie sono stati interamente destinati al finanziamento della spesa in conto capitale, la cui attivazione è però fortemente condizionata dai vincoli del Patto di Stabilità.
“Il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza il bilancio per il 2012 – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l’Assessore alle Politiche Finanziarie e di Bilancio Francesco Casini -, con un ritardo di almeno 5 mesi a causa dell'incertezza delle entrate e delle norme ancora non ben definite per la redazione del bilancio. È stata una manovra dura e difficile per noi e per i cittadini e ci preoccupa l'effetto che avrà su famiglie e attività economiche. Una manovra condizionata pesantemente da un patto di stabilità asfissiante, che impone di avere un 'residuo' attivo, sostanzialmente un utile, pari per il 2012 a 2.325.000 euro, e da un approccio ancora troppo centralista del Governo. Infatti, l'Imu, istituita per dare più autonomia finanziaria ai Comuni, va in buona parte allo Stato.
Per mantenere gli equilibri abbiamo agito in 3 direzioni: 1) una continua riorganizzazione e razionalizzazione delle spese di funzionamento del Comune (la Funzione 01, Amministrazione, gestione e controllo è stata ridotta negli ultimi 3 anni di oltre il 20%); 2) riorganizzazione dei servizi e internalizzazione di alcuni di essi, come le biblioteche scolastiche e, in prospettiva, l'eliminazione di appalti esterni; 3) leva fiscale (Irpef, Tarsu e Imu). Nei mesi scorsi abbiamo sviluppato incontri con categorie economiche, organizzazioni sindacali e cittadini per spiegare le nostre scelte. Con i sindacati abbiamo pure sottoscritto un verbale di incontro, in cui, accanto a una riserva degli stessi sindacati sull'aumento dell'Irpef, si sottolinea e si chiede di proseguire con l'impegno verso le imprese, continuando a rispettare i termini di pagamento (già oggi a 30-60 giorni) e si plaude all'iniziativa di destinare il 100% degli oneri di urbanizzazione agli investimenti. Nelle prossime settimane abbiamo preso l'impegno di analizzare in dettaglio la possibilità di creare un fondo sociale per i disoccupati e un fondo per premiare quelle aziende che assumono a tempo indeterminato i disoccupati.
Con questo bilancio si dà priorità ai servizi sociali (anche grazie al lavoro sinergico con la Società della Salute) ed educativi e si costituisce, vista la cronica impossibilità di stipulare mutui per opere pubbliche, un budget di circa 350.000 euro per la manutenzione straordinaria di scuole e strade.
Il dibattito in consiglio comunale ha dimostrato il vuoto di idee dell'Opposizione. Il Centrodestra ha scordato chi, insieme alla crisi internazionale, ci ha condotto a questa situazione. Cittadinanza Attiva ha solo presentato proposte fumose e demagogiche: se messe in atto, porterebbero al tracollo dell'attività del Comune e alla messa in discussione di molti servizi, soprattutto per le fasce più deboli che noi vogliamo tutelare non a parole, bensì con servizi, seppur migliorabili e ancora da estendere”.
Il Sindaco Bartolini ha poi fatto appello per una battaglia unitaria verso le scelte centralistiche del Governo e per una valorizzazione del ruolo delle Comunità e delle Autonomie locali.