Il Comune di Bagno a Ripoli informa sugli esiti dei controlli effettuati da Arpat (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) nel mese di novembre in seguito all'episodio di colorazione anomala dell'acqua del torrente Grassina.
Il Comune di Bagno a Ripoli informa sugli esiti dei controlli effettuati da Arpat (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) nel mese di novembre in seguito all'episodio di colorazione anomala dell'acqua del torrente Grassina.
Il Sindaco, avvisato dai Cittadini, ha effettuato un sopralluogo poche ore dopo l'accaduto e gli uffici del Comune di Bagno a Ripoli hanno immediatamente segnalato l'episodio agli operatori della Sala Operativa di Protezione Civile della Provincia di Firenze, i quali, a loro volta, seguendo le procedure stabilite, hanno attivato i tecnici di Arpat per le verifiche del caso.
Il 18 novembre i tecnici di Arpat (Dipartimento di Firenze) hanno verificato che l'acqua del torrente Grassina presentava una colorazione anomala (verde-marrone) ed emanava un odore di olive. Dagli accertamenti effettuati è emerso che l'episodio è stato causato dalla tracimazione nel torrente di reflui oleari derivanti dall'attività agronomica di un frantoio situato nel Comune di Impruneta. Per tale situazione gli stessi operatori di Arpat hanno immediatamente diffidato il titolare del frantoio dal proseguire la dispersione del refluo e lo hanno quindi invitato a mettere in atto qualsiasi provvedimento ritenuto utile alla messa in sicurezza del refluo.
Il 27 novembre l'Arpat ha inoltrato al Comune di Impruneta, quale Autorità competente, la relazione tecnica sui risultati dei controlli per l'adozione nei confronti della proprietà del frantoio di tutti i provvedimenti necessari per eliminare la problematica riscontrata e per una corretta gestione dell'attività di utilizzo agronomico dei reflui oleari.
Bagno a Ripoli, 5 dicembre 2013