Il Comune di Bagno a Ripoli informa che dal prossimo 18 dicembre 2012 chiuderà l’ufficio postale di Osteria Nuova.
Il Comune di Bagno a Ripoli informa che dal prossimo 18 dicembre 2012 chiuderà l’ufficio postale di Osteria Nuova. Nei mesi scorsi Poste Italiane aveva pubblicato l’elenco degli sportelli della Provincia di Firenze a rischio chiusura e il Sindaco, insieme ai colleghi di altri Comuni, ha chiesto l’intervento del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Purtroppo sul totale di 21 uffici interessati non è stato possibile evitarne la chiusura di 8 e quello di Osteria è tra questi.
Mercoledì 5 dicembre il Sindaco è stato avvisato della decisione e subito ha incontrato il Direttore Provinciale di Poste Italiane il quale ha spiegato gli elementi che hanno determinato la selezione degli uffici destinati alla chiusura quali:
- i movimenti allo sportello – lo sportello di Osteria registra una media di circa 50 operazioni al giorno effettuate, in prevalenza, da persone di passaggio;
- la presenza sul territorio comunale di altri 3 uffici di cui 1, quello di Bagno a Ripoli, aperto al pubblico anche nel pomeriggio;
- la ridotta distanza chilometrica dello sportello di Osteria dagli altri sportelli postali (Antella, Bagno a Ripoli e Grassina).
“Ho ascoltato – commenta amareggiato il Sindaco Luciano Bartolini – le ragioni che hanno determinato l’elenco degli uffici postali da chiudere all’interno della trattativa che si è svolta a livello regionale ma non condivido questa decisione, le modalità e i tempi con le quali è stata adottata.
Non sono state accettate le soluzioni alternative che abbiamo prospettato come l’apertura a giorni alterni o una riduzione di orario, né tempi più dilatati sulla definitiva chiusura per consentire ai cittadini, soprattutto agli anziani, di organizzarsi meglio.
Oltre al disagio che indubbiamente dovranno subire i residenti di Osteria vorrei sottolineare anche il comportamento di Poste Italiane poco rispettoso nei confronti dei cittadini nel chiudere l'ufficio.
Sono state seguite solo logiche economiche nelle decisioni prese dalla direzione centrale.
Occorrerà sviluppare una riflessione generale sui servizi di utilità sociale che trovano difficoltà a restare nelle frazione minori.“