Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini è stato invitato insieme agli esperti di quattro continenti all'incontro di mercoledì 7 novembre ore 17-18.30 in Palazzo Vecchio, Sala dei Duecento, a Firenze nell’àmbito delle manifestazioni di Florens 2012
Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini è stato invitato insieme agli esperti di quattro continenti all'incontro di mercoledì 7 novembre ore 17-18.30 in Palazzo Vecchio, Sala dei Duecento, a Firenze nell’àmbito delle manifestazioni di Florens 2012, per discutere della realizzazione della Banca Mondiale delle Conoscenze Tradizionali promossa dall’Unesco.
Con Pietro Laureano, che ne è l’ideatore, ne parleranno:
- Philip Sironka, Kenia: membro della Comunità Masai e studioso dei modi di vita dei cacciatori raccoglitori diffusi tra il Kenia la Tanzania, ha dimostrato come i modi di vita e le tradizioni dei nomadi siano parte di un complesso sistema di conoscenze per la gestione delle risorse locali e la protezione dell’ecosistema.
- Hiroschi Nawata, Giappone: professore presso l’Istituto di Ricerca per l’Umanità e la Natura di Kioto (Rihm), realizzato a seguito degli accordi sul cambiamento climatico allo scopo di studiare soluzioni per mitigarne gli effetti, Nawata fa parte del programma di Ricerca sulle Civiltà delle Terre Aride Interne della Afro-Eurasia.
- Suzanne Fish, Stati Uniti: archeologa, docente all'Università dell’Arizona a Tucson e direttrice del Museo del deserto di Sonora, ha scoperto le prime tracce di agricoltura e di insediamenti stabili negli Stati Uniti e ricostruito la vita e i costumi di quelle popolazioni preistoriche che hanno creato straordinari sistemi di captazione e gestione delle acque nel deserto del Sonora.
- Abdellah Achimi, Marocco: responsabile del Programma di Protezione e Sviluppo delle oasi del sud del Marocco che ha avviato il più importante lavoro di studio sistematico di queste realtà nel deserto, dirige un progetto per lanciare un appello mondiale da parte del Marocco per la salvaguardia delle Oasi in tutto il mondo.
- Luciano Bartolini, Sindaco di Bagno a Ripoli, uno dei promotori dell'International Traditional Knowledge Institute (Itki) e della Banca Mondiale delle Conoscenze Tradizionali. Il Comune di Bagno a Ripoli sostiene fortemente il recupero del complesso delle Gualchiere di Remole, che potrebbe divenire la sede dell'Istituto. Bartolini, partendo dalle esperienze concrete portate avanti nel suo comune, parlerà di come le tecniche tradizionali e la conoscenza costituiscano un supporto e contributo indispensabile all'economia.
“La Banca delle Conoscenze Tradizionali, Traditional Knowledge World Bank (http://www.tkwb.org) – spiega Laureano - è un sistema interattivo su internet per catalogare tutte le conoscenze tradizionali. Le esperienze storiche delle antiche civiltà sono particolarmente importanti come fonte di soluzioni e tecniche in armonia con l’ambiente. L’Unesco ha promosso la creazione a Firenze dell’International Traditional Knowledge Institute (Itki), da me presieduto, che ha il compito di realizzare la Banca delle conoscenze tradizionali. Queste tecniche sono la base per la protezione e gestione dei paesaggi. Proprio nel convegno realizzato dall’Itki nello scorso settembre l’Unesco insieme ad altri organismi internazionali ha varato la Dichiarazione di Firenze sul Paesaggio. Una carta fondamentale perché costituisce il punto d’arrivo della riflessione Unesco dai monumenti, alle città storiche fino al paesaggio, alle conoscenze tradizionali e in definitiva alle persone che detengono le conoscenze. L’obiettivo è una nuova convenzione Unesco sul Paesaggio che potrebbe partire proprio da Firenze”.
“Sottolineo intanto l'importanza del fatto che una manifestazione internazionale come Florens 2012, che punta a redigere un documento di sviluppo da consegnare al Governo, riconosca all'interno del suo progetto il valore delle conoscenze tradizionali - ha dichiarato il Sindaco Bartolini -. Il nostro intervento al convegno di Palazzo Vecchio verterà essenzialmente sul perché un Comune si occupi di conoscenze tradizionali e stia dentro l'Itki: perché l'Itki porta avanti un approccio per noi convincente ai temi della cultura e dell'economia, unendo sostenibilità, rispetto dell'ambiente, salvaguardia del pianeta e del paesaggio, recupero delle culture e attenzione alle tradizioni dei popoli, con un'economia capace di creare ricchezza e occupazione. È un nuovo modello di sviluppo alternativo all'attuale, che poggia solo sul Pil. Bagno a Ripoli crede in tali contenuti e il nostro Piano Strutturale è ad essi coerente: le Comunità, le autonomie locali in genere possono confrontarsi e collaborare a questi progetti, anche ascoltando i rappresentanti degli altri Paesi del mondo, che siano in via di sviluppo o più avanzati economicamente”.
Bagno a Ripoli, 6 novembre 2012