Circe, Calipso, Polifemo, le Sirene. Avrà avuto notizia Penelope, nella solitaria attesa nella sassosa Itaca, delle mirabolanti avventure del suo sposo Odisseo? Sarà stato il giovane figlio Telemaco o sconosciuti viaggiatori a riportarle le voci frammentarie delle imprese
Circe, Calipso, Polifemo, le Sirene. Avrà avuto notizia Penelope, nella solitaria attesa nella sassosa Itaca, delle mirabolanti avventure del suo sposo Odisseo? Sarà stato il giovane figlio Telemaco o sconosciuti viaggiatori a riportarle le voci frammentarie delle imprese dello sposo assente? Oppure lei stessa, moglie, donna e regina, avrà immaginato le gesta dell'amato nella speranza di un suo ritorno?
Tenterà di rispondere a queste domande, in una narrazione articolata tra teatro, musica, giochi d'ombre, la prima teatrale Penelope. Notizie dall'Odissea. Una performance che legge con sguardo femminile il capolavoro omerico, facendo di Penelope il simbolo del dramma, purtroppo ancora attuale, di chi aspetta un familiare partito per la guerra: il dolore lacerante per la possibile perdita dell'uomo amato a cui solo nel proprio intimo si può dare sfogo, dovendo reggere in pubblico le responsabilità quotidiane. Un peso quasi insostenibile di cui Penelope si fa carico, creando un mondo tutto suo, che la protegge dalle insidie dei Proci, dall'apatia del popolo di Itaca, e che, lentamente, la conduce a un personalissimo riscatto e alla presa di coscienza del suo essere donna e regina.
Questa piece teatrale (testo Clarissa Bencini; adattamento Rosa Sarti, Massimiliano Mastroeni; consulenza storico letteraria Niccolò Livi; regia Massimiliano Mastroeni; voce recitante Alessia Spinelli; musiche Ilaria Innocenti) costituirà inoltre l'occasione unica per visitare uno dei luoghi più suggestivi e densi di storia delle colline del Chianti. Penelope. Notizie dall'Odissea sarà infatti ospitato nel giardino monumentale del Castello di Tizzano, oggi Villa Pandolfini, aperto per la prima volta al pubblico grazie alla disponibilità della stessa famiglia Pandolfini. Edificato sui resti di un remoto insediamento etrusco, Tizzano fu antica roccaforte longobarda, poi ampliata dalla potente famiglia Alamanni. Nel 1530 il castello fu devastato dai senesi al tempo dell'assedio di Firenze, per essere in seguito trasformato nell'attuale meravigliosa villa che, tra gli altri, ebbe come ospiti e proprietari il celebre scultore Giambologna, il di lui allievo Pietro Tacca, nonché il famoso principe di Talleyrand.
Oltre allo spettacolo, il programma della serata prevede quindi la visita esclusiva alla Villa di Tizzano-Pandolfini, e una merenda di fine estate offerta dalla sezione Soci Coop di Bagno a Ripoli. Appuntamento dunque per domenica 18 settembre, ore 16.30, presso la Villa di Tizzano–Pandolfini.
Come raggiungere Villa Pandolfini: dal centro abitato di Grassina, superata piazza Umberto I, dopo 200 mt girare a sinistra in direzione Capannuccia–San Polo. Superare l'abitato di Capannuccia, quindi la frazione di Quarate e procedere in direzione San Polo. Dopo circa 1,5 km e una serie di curve in salita girare a destra prima del segnale che indica l'inizio del Comune di Greve.
Quota di partecipazione: intero euro 10, ridotto euro 5 (studenti, soci Coop, Auser, anziani sopra i 65 anni). Prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni: Tel. 320 4317644.